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COLIBRI'
Nome scientifico: Calypte
Ordine: Apodiformi
Famiglia: Trochilidi
Caratteristiche generali
I colibrì appartengono alla famiglia dei Trochilidi,
propria dell'America centrale e meridionale, e sono i più piccoli
uccelli esistenti (tra 6 e 22 cm): la specie gigante del gruppo
presenta le dimensioni di un rondone cioè la Patagona gigas mentre le
specie più piccole come la Calyptes helenae di 2,4 cm, la Mellisuga
minima di 2,6 cm ed il Chaetocercus bombus di 2,8 cm, hanno le
dimensioni di un calabrone. Essi si nutrono di nettare che suggono
inserendo il lungo becco nelle corolle dei fiori. Durante questa
operazione riescono a rimanere sospesi nell'aria quasi immobili grazie
a un rapidissimo movimento elicoidale delle ali, che può raggiungere la
velocità di 80 battiti al secondo. Il battito delle ali è così
frequente e rapido da produrre un sonoro ronzio, per questo motivo i
colibrì sono detti anche uccelli mosca (in inglese: hummingbird,
uccello dal volo ronzante). La voce di questi piccolissimi uccelli è
composta da brevi note acute. Un trillo veloce ed un paio di note acute
sono la composizione del canto d’amore dei maschi. I richiami vengono
emessi in volo. La riproduzione avviene con la costruzione di
piccolissimi nidi costruiti con muschio e tela di ragno posti sopra un
ramo orizzontale od uno stelo, in questi la femmina depone una o due
uova per volta. In America i colibrì furono conosciuti maggiormente
alla fine dell’ottocento perché le loro piume servivano per adornare i
copricapi delle dame dell’epoca. Oggi, per fortuna, questa pratica è
stata abbandonata. Tutte le specie vengono studiate regolarmente e sono
considerate un patrimonio naturale protetto dagli enti governativi
della zona dove vivono.