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Diamante di Gould

Diamante di Gould

Nome scientifico: Chloebia gouldiae

Taglia: 12-14 cm

Ambiente naturale e distribuzione: Originario della parte centrale dell’Australia con preferenza per piane erbose con alberi, cespugli e corsi d’acqua.

Descrizione:
uccelletto magnifico con mescolanza di colori contrastanti.
Dorso ed ali si presentano verde erba, ventre color d'oro tenue, petto viola carico, bianco o rosa, secondo la varietà maschera facciale rossa o arancio (C. gouldiare mirabilis) con bordatura nera che contorna il capo per serrarsi sul sottogola; tra la maschera ed il bordo è presente una banda turchese che arriva sino alla nuca coda verde scuro barrata di nero. Sottocoda e regione cloacale bianchicci; becco e zampe sono grigio-rosa.

Differenza tra i sessi: evidente, nella femmina la banda turchese è assente, talvolta in alcune è appena percettibile (nel maschio resta sempre visibilissima), inoltre il rosso della faccia è più scuro mescolato al nero, il colore complessivo del corpo è meno carico.


Vita in cattività: Tranquillo e riservato questo diamante australiano deve vivere in gabbie a sviluppo orizzontale di 50x40x45h cm volatile esigente, da mantenersi ad una temperatura stabile che non scenda sotto i 19-20 C°
Ha bisogno di molta luce, non ama la confusione e la vita coloniale, preferendo vivere in coppie stabili ed isolate. Per queste caratteristiche la sua espansione è limitata, il suo mantenimento è indicato ad orticoltori esperti e allevatori professionisti.

Alimentazione:
Misto di semi per piccoli esotici, spighe di panico , frutta e verdura varia, pastoncino all’uovo, grit ed osso di seppia.
Ogni 20 giorni è buona abitudine diluire nell’acqua del beverino un complesso plurivitaminico tra quelli comunemente reperibili.

Riproduzione: se si dimostra esigente nell’alloggiamento e mantenimento, è difficile da portare alla riproduzione, deve avere a disposizione due nidi a cestino di vimini preferibilmente nascosti da frasche verdi precedentemente sistemate, sfilacci di Juta, muschio e fieno con cui foderare l’interno, dopo l’accoppiamento o gli accoppiamenti, deposita 3-5 uova tonde e argentee, e qui solitamente cominciano i problemi, infatti molte femmine non covano altrimenti dopo aver premurosamente covato per 12-17 giorni (tale è infatti la durata media della cova), abbandonano i pullus destinati a morte entro qualche ora. Per ovviare a questi intoppi le uova vengono affidate ad altri uccellini in cova che siano delle stessa famiglia e con abitudini riproduttive simili (passero del giappone). I piccoli sono atti al volo a 35 giorni e possono essere svezzati.


A cura di Marco Somale


Notizia stampata il 19 Mar 2024 su www.animalinelmondo.com il portale al servizio degli animali