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KING CHARLES SPANIEL
Classificazione F.C.I.: Gruppo 9 – cani da compagnia
Cenni storici ed origini della razza: uno di questi piccoli cani fu trovato tra le pieghe della gonna di Maria Stuarda dopo la sua decapitazione. Questa razza deriva dai piccoli Spaniel che esistevano in Inghilterra sin dal XVII secolo, impiegati sia come cacciatori sia come cani da compagnia, e prediletti dalle dame di corte. I suoi probabili progenitori sono gli Spaniel giapponesi (“Chin”) regalati dai missionari portoghesi alla principessa del Portogallo, moglie di Carlo II. Gli allevatori di questo tipo di cane, ben conoscendo i problemi di salute che affliggono questo cane, stanno molto attenti a limitarli il più possibile. La razza però ha subito un deciso calo e oggi non è molto rappresentata: resta quello che in fondo è sempre stata, una “razza d’élite” che va acquistata solo se ce ne si innamora davvero.
Aspetto generale della razza: è un “Toy Spaniel” elegante e compatto, dalla struttura squadrata. Purtroppo, in questa razza, l’esaltazione del tipo ha portato qualche inconveniente: sono particolarmente delicati gli occhi, che vanno tenuti sempre puliti, e le orecchie, facili a irritazioni e ulcerazioni. A causa della canna nasale cortissima può avere problemi respiratori, specie al caldo. Le femmine hanno difficoltà a partorire naturalmente. La razza oggi è suddivisa in ben quattro varietà secondo il colore: il black and tan, il ruby, il blenheim e il tricolore.
Carattere e cure: cane molto socievole e molto allegro. Razza “felice di vivere”. In generale questa razza è più tranquilla del suo cugino, il “Cavalier”. È un eccellente compagno per i bambini. Sopporta con estrema pazienza tutti gli scherzetti dei bambini. In casa è veramente pulito e discreto; non è un abbaiane. È un cane che deve vivere in casa, effettuando però il giusto esercizio fisico.
Standard:
Peso: nello standard è indicato solo il peso ideale, che va da 3,6 a 6,3 kg.
Tronco: compatto, con una costruzione ben proporzionata e di giusti rapporti. Struttura squadrata.
Testa e muso: cranio grosso in proporzione alla taglia, a cupola, pieno sopra gli occhi; il muso molto corto e rialzato. Stop ben definito.
Tartufo: di colore nero.
Denti: dentatura di buono sviluppo, corretta. La mascella non deve presentare deviazioni. La chiusura dei denti è leggermente prognata, ma non deve assolutamente fuoriuscire la lingua.
Collo: di giuste proporzioni.
Orecchie: attaccate basse, sono portate pendenti lungo le guance, lunghe e ben frangiate.
Occhi: molto grandi e scuri, ben distanziati.
Arti: sono corti e diritti, muscolosi.
Spalla: ben proporzionata e con giusta inclinazione.
Muscolatura: di buono sviluppo.
Coda: ben frangiata, non deve essere mai portata sopra al livello del dorso; può essere amputata.
Pelo: lungo, diritto e serico. È ammessa una leggera ondulazione. Arti, orecchie e coda sono ben frangiati.
Colori ammessi: a seconda della varietà, nero focato (black and tan), rosso intenso unito (ruby), a macchie castane su fondo bianco puro (blenheim) o tricolore.
Difetti più ricorrenti: deviazione della mascella, misure fuori standard, occhio chiaro, andatura scorretta, orecchie portate male, coda portata male, monorchidismo, criptorchidismo, tartufo depigmentato, peso superiore o inferiore a quello indicato dallo standard, pelo corto, testa atipica, atipicità, retrotreno difettoso, dorso insellato, angolazioni eccessive o insufficiente, cranio piccolo o stretto.
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