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Faina
Nome scientifico: Martes foina
Ordine: Carnivori
Famiglia: Mustelidi
Genere:Martes
Specie: Martes foina
Descrizione:
Dotata di un corpo affusolato e zampe muscolose piuttosto corte fornite di unghie robuste, può raggiungere una lunghezza di 80 cm. (compresa la coda di circa 27 cm.) ed un peso di 2,3 kg., tali dimensioni si intendono per un maschio adulto, le femmine sono decisamente più piccole. E’ dotata di una folta pelliccia caratterizzata da una macchia bianca/crema che parte dalla gola e si estende su tutto il petto. La colorazione della pelliccia varia a seconda delle stagioni : la livrea invernale è castana con sfumature grigiastre, mentre quella estiva assume una colorazione bruno rossiccia. Ha coda pelosa e orecchie a punta tonda.
Habitat e distribuzione
E’ presente in tutta Europa tranne in Inghilterra, Scandinavia, Islanda e le isole italiane. Vive nelle foreste decidue ma anche nelle zone collinari e nelle campagne nei pressi delle zone abitate, fino a spingersi vicino ai centri urbani. La si può incontrare sulle alpi fino ad un’altezza di 2400 m. per scendere di quota durante l’inverno.
Comportamento
Animale solitario, si raduna in piccoli nuclei familiari nel periodo della riproduzione e la crescita dei cuccioli, in occasione della quale spesso il maschio vive con la femmina ed i cuccioli, al termine del ciclo tornano a vita solitaria. Si ripara in tane sotterranee anche scavate da altri animali, nei cespugli o in tronchi cavi ma la possiamo trovare nascosta nei granai, in edifici rurali disabitati o nei sottotetti, nei pressi dei pollai che frequenta volentieri e di qualunque facile fonte di cibo. Esce dal nascondiglio all’imbrunire in perlustrazione del proprio ampio territorio di caccia, per procurarsi il cibo.
Alimentazione:
Da buona opportunista la faina è praticamente onnivora, si ciba di, frutta, bacche, conigli, pollame, uccelli, uova, piccoli mammiferi e non disdegna insetti, rettili e anfibi. All’occorrenza si nutre anche di carcasse. Da sfatare il mito che beva solo in sangue delle sue vittime mentre è vero che durante le razzie nei pollai, l’eccitazione delle prede che scappano spaventate, faccia si che la faina le uccida tutte. Riproduzione L’accoppiamento avviene in tarda estate ma la nascita dei cuccioli avviene solamente la primavera successiva. Questo arresto della crescita degli embrioni è caratteristico di altri mustelidi e consente la nascita dei cuccioli nel periodo più favorevole. I cuccioli, da 2 a 5 , nascono nella tana preparata dalla madre che li allatta per un periodo di 7/8 settimane, durante le quali in molti casi è il maschio a procurare il cibo per la femmina. I piccoli restano con la madre per 3 mesi durante i quali apprendono gli insegnamenti necessari per la futura indipendenza che avviene in maniera definitiva, intorno all’anno di vita.
A cura di Elisa Campanini