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TIBETAN MASTIFF
Tratta da "Reporter" di Jay N. Singh
Nei secoli successivi altri viaggiatori in Tibet narrarono dei loro incontri con questo grande e selvaggio cane a cui i cinologi occidentali diedero il nome di "Tibetan Mastiff" supponendo che i mastini occidentali fossero discendenti da questo cane tibetano. Solo oggi ci si rende conto che questa denominazione è errata e solo ultimamente il nome originario Do-Khyi è stato riconosciuto dalla FCI.
In Tibet vengono chiamati Do-Khyi o Seng-Khyi, in Nepal e in India invece Bhote o Bhotea, le definizioni variano comunque da regione a regione. Il problema non è comunque quello del nome ma piuttosto quello delle vere caratteristiche di questo cane le quali vengono sottoposte ad un processo di mutazione. Molti allevatori si concentrano sulla mole e sul peso dimenticando altre caratteristiche fondamentali per il mantenimento della sua pecularietà. Diversi individui che oggi vengono considerati i migliori esponenti della razza sono purtroppo di tipo assolutamente "non tibetano"! Quando si parla del "tipo" bisogna tener presente che il Tibetan Mastiff non è una razza "standarizzata": questi cani conducevano e conducono tuttora assieme ai pastori tibetani una vita nomade ed era loro concesso di moltiplicarsi più o meno liberamente. I pastori tibetani chiaramente davano poco peso al "tipo" ma a ben altre caratteristiche; robustezza e una forte inclinazione alla guardia erano le caratteristiche principali per le quali i pastori apprezzavano i loro animali.
(...)
Alcuni allevatori si basavano su antiche stampe, libri e fotografie che però avevano poca o nessuna relazione con la razza vera e propria (proporzioni, fattori soggettivi, luoghi, ecc...). E' nata così la tendenza ad allevare puntando unicamente sulla mole, mentre migliorie che portavano effetivamente all'unificazione del "tipo" ed altre caratteristiche essenziali venivano sminuite e dimenticate.
L'apparire di sempre più variazioni è il risultato di un'incomprensione riguardo al tipo. Nella nostra enfasi di evitare l'estinguersi della razza stiamo distruggendo l'unico vero patrimonio di questi cani.
Non è l'enormità che distingue un Do-Khyi, prima devono essere presenti altre caratteristiche ben più importanti per essere adatto all'allevamento. Qualsiasi altezza nei limiti definiti dallo standard della FCI deve essere accettata. bisogna precisare ora che solo pochi esemplari in Nepal corrispondono allo standard ma la maggior parte possiede altre qualità ineguagliabili.A più riprese è stato provato che accoppiando due esemplari inferiori alle norme FCI si possono ottenere dei cani corrispondenti allo standard. Questo testimonia che il fattore genetico "grandezza" non è estinto negli esemplari piccoli.
Non abbiamo bisogno di grandezza né di inserire un'altra razza per migliorarla, quindi alla ricerca di un albero leggendario non perdiamo d'occhio tutto il bosco.
STANDARD DELLA RAZZA
Aspetto generale: potente, forte, ben costruito, dotato di buona ossatura.
Imponente, solenne ma di apparenza gentile.
Caratteristiche: buon compagno, cane da guardia e difesa, lento a maturare raggiunge il meglio di sé solo a 2 - 3 anni per le femmine e almeno 4 anni per i maschi.
Temperamento: diffidente e protettivo.
Testa e cranio: abbastanza larga, forte e robusta. Cranio massiccio con occipite e stop fortemente definiti. La lunghezza del cranio dall'occipite allo stop è equivalente a quella del muso dallo stop all'estremità del tartufo, ma la canna nasale può anche essere appena più corta.
Muso abbastanza largo, bello pieno e quadrato osservato da ogni lato. Tartufo grosso, ben pigmentato e narici ben aperte. Labbra ben sviluppate moderatamente pendenti.
Qualche corrugamento nella testa, in età matura , si estende da sopra gli occhi fin sotto l'angolo della bocca.
Occhi: molto espressivi, di media dimensione, qualche sfumatura di marrone. Ben distanziati, ovali e leggermente inlinati.
Orecchie: di media grandezza, triangolari, pendenti, portate basse, ricadenti in avanti e appoggiate alla testa. Rialzate quando in attenzione. Coperte con pelo morbido e corto.
Dentatura: Chiusura a forbice. Forte mascella con dentatura perfetta, regolare e completa. Gli incisivi superiori ricoprono gli inferiori a stretto contatto e sono collocati in squadra alle mascelle. Chiusura a tenaglia accettata. Essenziale che la dentizione aderisca ermeticamente per mantenere la forma squadrata del muso.
Collo: forte, muscoloso, arcuato. Giogaia non eccessiva. Avvolto da una fitta criniera irsuta.
Anteriori: spalle ben disposte, muscolose, con forte ossatura. Zampe dritte con pasturali forti e un po' obliqui; ben coperte da pelo fitto.
Corpo: forte, con schiena dritta e muscolosa, groppa quasi impercettibile. Torace piuttosto profondo di moderata larghezza, con costole ragionevolmente piegate a dare alla cassa toracica una forma a cuore. Lo sterno discende sotto i gomiti. La lunghezza del corpo è leggermente superiore all'altezza del garrese.
Posteriori: potenti, muscolosi, con buone angolazioni e grasselle ben inclinate, garretti solidi e ben discesi. Posteriori, visti da dietro, paralleli. L'asportazione degli speroni (singoli o doppi) è facoltativa.
Piedi: abbastanza grandi, forti e compatti. Piedi da gatto ben provvisti di pelo fra le dita.
Coda: di lunghezza media, non supera il garretto. Attaccata alta sulla linea del dorso. Arricciata sul dorso da un lato. Ben fornita di pelo.
Andatura e movimento: potente, sempre leggera ed elastica. In velocità tende ad avvicinare gli arti al piano mediano (single-track). Quando cammina appare lento e molto cauto.
Pelo: nel maschio è notevolmente più presente che nella femmina. La qualità è di miglior importanza della quantità.
Principalmente abbastanza lungo, folto, con fitto sottopelo nella stagione fredda che si dirada nei mesi più caldi. Pelo fine ma duro, dritto e separato. Mai leggero, riccio o ondulato. Il fitto sottopelo, quando è presente, è piuttosto lanoso.
Collo e spalle hanno pelo abbondante dando un'apparenza di criniera.
Coda folta, densamente coperta; cosce ben coperte in ogni loro parte.
Colori: nero intenso, nero focato, marrone, varie sfumature dell'oro, varie sfumature di grigio, anche grigio con macchie dorate. La focatura va da una sfumatura molto intensa ad un colore più chiaro. E' ammessa la stella bianca sul petto; sono accettate picole parti bianche nelle zampe. Le focature appaiono sopra gli occhi, nella parte interna degli arti ed all'estremità della coda.
Taglia: maschi minimo 66 cm, femmine 61 cm.
Difetti: qualsiasi scostamento da quanto precedentemente detto deve essere considerato come difetto che sarà penalizzato in funzione della sua gravità.
I maschi devono avere due testicoli apparentemente normali discesi dallo scroto.
Origini: montagne dell' Himalaya dell'est, Bhutan, Sikkim e Tibet.
Lo standard dice che il Tibetan Mastiff è "diffidente e protettivo". Per capire la personalità della razza, è necessario guardare la sua storia e apprezzare come questo cane è stato usato per secoli in Tibet. La vita moderna non può essere assolutamente essere paragonata con la vita in Tibet, nemmeno ai giorni nostri.
In ogni caso, l'istinto non può essere cancellato con poche generazioni e questo fatto deve essere preso in considerazione.
Tuttavia, con un addestramento sensibile e un proprietario comprensivo, il Tibetan Mastiff può diventare un compagno di vita meraviglioso, ma la dedizione del proprietario a questo cane è assolutamente necessaria. E' un cane molto adattabile, ma ha bisogno della guida umana per aiutarlo a comprendere il nostro stile di vita e ad abbandonare quello dei suoi antenati; questo è comunque un problema in gran parte risolto nel caso in cui il cucciolo che farà parte della vostra famiglia provenisse da una progenie "europea" già da più generazioni.
Il Tibetan Mastiff è un cane da guardia, per la quale ha un istinto innato. Nelle regioni dell'Himalaya oggi è ancora usato per questo lavoro.
L'istinto di guardia della razza è alto, e deve essere tenuto sotto controllo.
Molti proprietari di Tibetan Mastiff hanno notato quanto i loro cani amino i bambini (anche non appartenenti alla famiglia); questo perché i loro antenati venivano lasciati nelle case a controllare mogli e bambini quando i mariti erano a molte miglia di distanza a lavorare le terre. Oggi, in una situazione domestica, il Tibetan Mastiff è un cane estremamente tollerante e paziente, specialmente con i bambini. In ogni caso, come in ogni razza, la supervisone di un adulto è essenziale. In casa egli sceglierà un angolo tranquillo dove può controllare tutto ciò che accade intorno a lui. Con il suo proprietario, il Tibetan Mastiff, forma un legame molto forte ed è facile considerare il cane un altro membro della famiglia. In un contesto famigliare questa razza ha tutte le opportunità di sviluppare la sua totale personalità e mostrare il suo affetto. Questa razza ha bisogno di compagnia e non gli si deve permettere di annoiarsi. L'istinto della caccia non è forte nel Tibetan Mastiff, così non è divertente per lui correre e catturare animali, ma preferisce stare a casa con le persone, animali e cose che gli sono famigliari, tutto ciò che può proteggere.
E' evidente che nelle mani sbagliate il Tibetan Mastiff può essere pericoloso sia con gli esseri umani che con altri animali; è quindi necessario, come in tutte le razze di grossa taglia, che sia cresciuto in modo corretto.
Il Tibetan Mastiff è un cane molto rustico ma anche adattabile, può vivere tutta la sua vita fuori in giardino e poche volte lo vedrete entrare nella cuccia che voi gli avrete costruito con amore e fatica, ma si adatta tranquillamente anche alla vita da appartemnto e non è da meraviglarsi se si adagerà di fronte al caminetto acceso.
Non si ammala facilmente, è molto robusto, ma come tutti i molossi soffre di altre patologie: è bene controllare con una radiografia la displasia dell'anca anche se i genitori ne sono esenti (l'età minima consigliata 10 /12 mesi, mentre quella ufficale va fatta dopo i 18 mesi d'età); l'entropion e l'ectropion sono malformazioni delle palpebre che possono essere visibili già a pochi mesi d'età.
Problema invece tipico del Tibetan Mastiff, specialmente di soggetti importati direttamente dall'Oriente non sottoposti a selezione, potrebbe essere la Tiroide: soffrono sia di Ipotiroidismo che di Ipertiroidismo, controllare quindi che la maggior parte dei loro parenti ne siano esenti, ma soprattutto genitori e nonni; questo non dà una garanzia di assenza del problema al vostro cucciolo poichè non è solo ereditabile, ma ne riduce sicuramente il rischio.
Lavare un Tibetan Mastiff (e asciugarlo) è molto impegnativo, è quindi consigliabile lasciarlo fare ad un toelettatore professionista che userà i prodotti più adatti e lo asciugherà alla perfezione. Sarebbe meglio affrontare il primo bagnetto in giovane età (anche a 2 o 3 mesi) così che si possa abituare a tale pratica prima di raggiungere 50 chili di peso!
Dovrebbe essere cura del proprietario spazzolare il proprio cane almeno una volta alla settimana, ed in periodo di muta anche tutti i giorni in modo da eliminare tutto il pelo morto; non spaventatevi se di colpo vi sembrerà di avere 20 chili di cane in meno, era solo pelo e ricrescerà prima che torni il "grande freddo".
In un gruppo numeroso di questa razza generalmente è la femmina ad avere il controllo; i maschi convivono tranquillamente fra loro senza problemi, è comunque consigliabile dividerli nel periodo dei calori.
Questa razza accetta tranquillamente la convivenza con altri animali, di qualsiasi genere; ma è il caso di fare le presentazioni con la dovuta cautela.
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