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MASTINO SPAGNOLO
Paese d’origine: Spagna
Classificazione F.C.I.: Gruppo 2 – cani di tipo pinscher, schnauzer, molossoidi e bovari svizzeri
le origini del Mastino Spagnolo sono comuni a tutti i molossoidi, cioè discende dall’antico Molosso del Tibet, arrivato in Europa attraverso l’Asia Minore. Si ritiene che fosse utilizzato dai pastori spagnoli già 4000 anni fa. È considerata la più antica razza spagnola. Il Mastino Spagnolo è stato per secoli il protettore delle mandrie in transumanza, soprattutto delle pecore Merinos, la cui storia è strettamente legata a quella del cane. In tempi moderni, con la progressiva scomparsa della pastorizia, la razza ha rischiato seriamente l’estinzione. Oggi la razza è stata ricostruita con buoni risultati anche in Italia. La razza è tutt’oggi in fase di recupero, quindi è difficile trovare esemplari perfetti.
cane di grande taglia. Uno dei più grandi cani esistenti, come taglia, come massa e come poderosità. Cane ben proporzionato, muscoloso, grande e pesante, brachicefalo e mesomorfo, con scheletro compatto. Unisce eleganza alla sua grande potenza. Una delle razze più affascinanti del mondo per le sue caratteristiche morfologiche.
è essenzialmente un guardiano, pacato ed equilibrato. Temibile in caso di pericolo per il padrone o per la sua proprietà. I problemi relativi alla ricostruzione di una razza che si stava perdendo si ripercuotono anche sul carattere: alcuni soggetti oggi sono molto aggressivi, altri sono timidi. Da cucciolo è piuttosto delicato. Da adulto è un cane rustico e robusto. Va tenuto in giardino, ma con un adeguato ricovero perché soffre molto il freddo. Deve avere molto contatto umano.
Altezza: non c’è limite massimo e sono più apprezzati gli esemplari più alti, purché restino armonici. Limite minimo: 77 cm nei maschi; 72 cm per le femmine. Questi limiti dovrebbero sempre essere abbondantemente superati.
Tronco: ben proporzionato, poderoso.
Testa e muso: la testa è grossa: il rapporto tra cranio e muso è di 6:4. l’insieme cranio, muso, visto dall’alto, è quadrato e uniforme. Gli assi cranio-facciali sono leggermente divergenti.
Tartufo: ampio e nero.
Denti: dentatura forte, completa e corretta. Chiusura a forbice.
Collo: molto robusto, forte e ben inserito.
Orecchie: sono di media grandezza, triangolari, piatte, pendenti.
Occhi: sono piccoli in rapporto al cranio, a mandorla, preferibilmente bruni o nocciola.
Arti: perfettamente in appiombo, sono diritti, forti e muscolosi.
Spalla: di giuste proporzioni e inclinazione.
Andatura: con eccellente spinta. Falcate ampie.
Muscolatura: di ottimo sviluppo fisico. Masse muscolari ben evidenti.
Coda: è molto grossa alla radice, inserita a media altezza, forte e flessibile. Scende fino ai garretti.
Pelle: elastica e abbondante. Sotto il collo forma giogaia.
Pelo: folto, grosso, duro, semilungo, liscio.
Colori ammessi: i più apprezzati sono quelli uniformi (bianco sporco, fulvo, rossiccio, nero, grigio lupo e marrone), ma sono accettati anche i mantelli tigrati e bianco-pezzati.
Difetti più ricorrenti: ogni scarto da quanto sopra indicato deve essere considerato difetto da penalizzare in funzione della sua gravità.
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