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BOMBO TERRESTRE
Il bombo terrestre può misurare sino a 3 centimetri di lunghezza. E'
molto comune in Europa. Esso ha un corpo tozzo ricoperto di fitti peli
e dalla facoltà delle femmine di secernere cera da segmenti addominali.
Il bombo terrestre compare all'inizio della primavera. La prima cura
della femmina uscita dal rifugio invernale dal quale ha svernato è di
cercare un luogo dove costruire il nido e di rinvigorirsi succhiando il
nettare dei fiori sbocciati da poco. La galleria di un insettivoro, la
tana di un roditore servono come nido. La femmina provvede la sua
dimora di un ingresso ben nascosto, posto all'estremità di un cunicolo
molto lungo. Dopo aver trasportato grandi quantità di muschi e di erbe
secche, costruisce sopra questo fondo morbido una cella di cera a forma
d'anfora. Dopo la riempie di nettare e di polline, poi vi depone le
uova, che mette al riparo chiudendo la cella con un opercolo di cera.
La cella viene allargata a mano a mano che le larve crescono ed è
ripetutamente aperta dalla femmina per introdurvi altri alimenti. Le
larve vivono in parecchie in ogni cella, ed è questa la causa
principale delle grandi diversità di dimensioni che si osservano nei
membri di una famiglia; molte di loro non si sviluppano affatto.
Inizialmente le larve vengono nutrite direttamente dalla madre con una
sostanza da essa rigurgitata, analoga alla pappa reale delle api. Dopo
10-12 giorni, la larva intesse un bozzolo nel quale poi si trasformerà
in ninfa. 14 giorni più tardi, il giovane bombo esce dal bozzolo con
l'aiuto della madre. Il suo sviluppo non richiede più di un mese. I
nuovi nati sono femmine sterili, cioè operaie. Aiutano la madre nella
raccolta del polline, a nettare e nella costruzione di nuove celle. A
partire dalla fine di luglio compaiono piccole femmine, che si
distinguono dalla madre solo per la struttura del corpo, che è quella
delle operaie. Queste deporranno uova non fecondate che daranno origine
a maschi. I bombi sono insetti molto attivi: si dedicano alla ricerca
di cibo dall'alba al tramonto. Verso la fine dell'estate compaiono
femmine più grosse, fecondate dai maschi. In autunno, con l'arrivo dei
primi freddi, tutti i membri della colonia muoiono, ad eccezione delle
femmine feconde, che, dopo aver trascorso isolatamente l'inverno in un
rifugio sotterraneo, costruiranno un nuovo nido nella primavera
successiva. Nonostante costruiscono il loro nido al nascosto, essi sono
vittime di numerosi nemici: uccelli, topi campagnoli, furetti, ecc.