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FRANCHES-MONTAGNES o FREIBERGER
Si ringrazia la Sig.ra Diana per aver inviato la scheda e la fotografia del franches montagnes
La storia di questa razza prende il via alla fine del XIV secolo, nella regione svizzera delle Franches-Montagnes. Il cavallo era principalmente un segno di potere, quindi erano i ricchi nobili e il clero a servirsene. Si trattava dunque di animali di taglia relativamente grande, capaci di portare cavalieri con l’armatura.
Nel XVIII secolo l’allevamento svizzero prospera, esportando parecchi soggetti in Francia. Alla fine del secolo, un’organizzazione di allevatori trova sede nelle Franches-Montagnes dove vennero incoraggiati da alcuni principi-vescovi ad intraprendere un allevamento di qualità.
Il Jura svizzero non produceva cavalli pesanti, ma principalmente adatti alla sella (infatti nel 1831 la polizia francese acquistò dalla svizzera ben 10'000 soggetti). Purtroppo, il ruolo chiave del cavallo venne attenuato di molto con l’avvento della ferrovia (XIX secolo).
Nella seconda metà del XIX secolo fu importato in Svizzera un certo numero di stalloni Anglo-Normanni, destinato all’incrocio con alcune giumente autoctone. Lo scopo era quello di evitare la consanguineità e di avere un cavallo adatto all’agricoltura, ai trasporti e all’armata. Coabitavano sul territorio due tipologie diverse di cavalli: nel resto della Svizzera venivano importati stalloni Ardennesi, dal fisico più pesante, mentre nelle Frances-Montagnes si proseguiva con l’allevamento di un animale da tiro leggero. Infatti in questa regione le migliorie ai cavalli furono evidenti, grazie ai grandi sforzi che si compivano nella selezione, alle maggiori cure riservate ai puledri, e ai premi che venivano assegnati a seguito di speciali controlli.
Nello stesso periodo, si estinsero due razze svizzere (l’Einsiedeln e l’Erlenbach), e furono importati in Svizzera altri stalloni di varie razze, da incrociare con i cavalli autoctoni. Nel 1881, 28 comuni del nord del Jura si rivolsero al consiglio esecutivo di Berna per “prendere le misure necessarie per conservare la razza del Jura”.
Durante la prima guerra mondiale, il franches-montagnes provò la sua polivalenza e la sua semplicità di utilizzo, sia nel tiro, che sotto la sella. È quindi in questo periodo che si comincia a parlare in maniera ufficiale di questa razza.
Nel 1924 è creato il Registro Genealogico dei FM: solo 6 anni dopo già si contavano3415 giumente iscritte.
A partire dal 1933, si volle adattare ancor di più il FM alla sella, introducendo un influsso più nervoso e maggiore resistenza. Venne quindi acquistato in Ungheria lo stallone arabo grigio Shagya XX.
In seguito alla meccanizzazione, il cavallo continuò a perdere la sua importanza nell’agricoltura, ma l’allevamento fu aiutato dall’utilizzo di questo animale nell’esercito, e una spinta in più venne data dall’introduzione dei sussidi.
Gli ultimi incorci furono fatti tra il 1990 e il 1002, al fine di migliorare ancor di più le andature e la conformazione (in particolare si vorrebbe migliorare il garrese, troppo rotondo per la sella). A questo scopo vennero selezionate alcune giumente e due stalloni mezzo-sangue svizzeri (Noé e Qui-Sait): Ma è ancora presto per vedere con esattezza il risultato di questo nuovo tentativo…
Altezza al garrese: 150 - 160 cm.
Mantello: baio e sauro, raramente morelli, grigi e roani.
Peso: 550 - 650 kg.
Corpo: muscoloso, resistente, caratterizzato da una certa rusticità.
Testa: ben proporzionata, con profilo rettilineo con ganasce pronunciate. È anche finemente venata. È molto espressiva ed evidenzia così l’energia, il coraggio, la resistenza e il vigore. Inoltre è caratterizzata da una certa mobilità.
Collo: muscoloso, arcuato e con una base larga.
Garrese: rotondo e ben sviluppato.
Torace: largo e profondo.
Dorso: dritto e largo.
Cosce: lunghe e muscolose.
Spalla: lunga, ben inclinata e muscolosa.
Gambe: larghe, lunghe e muscolose.
Zoccoli: di notevole elasticità e durezza (adatti a terreni montani).
Andature: regolari, elastiche ed ampie. I movimenti devono essere equilibrati. Al
passo, ogni singola battuta dev’essere energica, flessibile ed elevata.
Nel trotto e nel galoppo i movimenti sono flessibili, dinamici e leggeri.
L’eccellente carattere dei franches-montagnes è sicuramente la sua principale qualità, frutto di una rigorosa selezione. In effetti, i cavalli violenti, difficili e nervosi sono immediatamente scartati. Si ricerca quindi un cavallo volonteroso, performante, resistente e polivalente. Deve possedere un temperamento calmo ed equilibrato, ma deve dare prova di vivacità ed intelligenza. Anche per queste qualità, è un cavallo adatto anche a cavalieri alle prime armi, essendo il freiberger un animale ben gestibile.
Come già sottolineato, il FM è un animale polivalente, utlilizzato quindi in ogni disciplina, dalle categorie amatoriali fino a quelle professionistiche: monta western, salto, dressage, attacchi, volteggio, trekking, endurance, eccetera.