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Il grande cuore dei cani

Desidero raccontare un'avventura occorsami qualche sera fa che vi assicuro mi ha lasciato molto impressionato. Possiedo due cani: tutti e due di 8 mesi, una femmina pastore tedesco e un maschio labrador retriever. Da circa sei mesi vivono assieme con alterne mie gioie e dolori perchè mentre un cane solo dedica la sua vita al padrone, due cani assieme la dividono tra il padrone e il suo simile. Ebbene, da qualche mese ho ingaggiato una lotta dura con loro in quanto ogni volta esco di casa, girato l'angolo questi non trovano di meglio che cercare un buco tra la recinzione di un'area di 12.000 mq e scappare verso altri campi. Quando rientro a casa, ovviamente, non trovandoli, mi devo girare strade, prati e boschi vicini finchè scovati, li riporto a casa. Le prime volte li sgridavo animosamente, ma compreso che urlare non serviva a nulla, decisi di aumentare la punizione impiegando mezzi coercitivi ovvero tenere legato a turno un cane ad ogni scappatella tanto uno da solo non se ne sarebbe andato. L'altra mattina, per il mio buonismo, sono uscito di casa senza la solita legatura e puntualmente al mio rientro, i cani erano fuggiti. Inizio le ricerche e grazie ad un campanellino appeso al collo di Chaila li ritrovo abbastanza rapidamente per cui, rientrati in casa, attacco alla corda il labrador, ma questa volta tenendola più corta in modo che non potesse arrivare al vecchio divano dove solitamente usano sostare. In questo modo l'unico giaciglio per Key sarebbe stato il duro e freddo pavimento mentre Chaila rimaneva comodamente spaparazzata sulla coperta che ricopriva i cuscini del divano. Così fino a sera e cioè fino a quando dall'interno di casa udii degli strani rumori. Mi affacciai alla finestra e la veduta mi portò un grosso nodo alla gola. Chaila stava letteralmente strappando la coperta che ricopriva il divano in quanto fissata con dei legacci allo stesso, e una volta riuscita la trascinò fino al luogo dove era sdraiato Key il quale con qualche leccatina sul muso di Chaila, apertola un pò, vi si sdraiò sopra stendendosi con le zampe a mo di foca come è sua abitudine. Con qualche lacrimuccia sono uscito di casa, gli ho sistemato alla meglio la coperta, ho preso la digitale scattando la foto che vi allego. Tutto questo mentre nella mia testa ronzava la frase: "Ma chi è la bestia?".