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il portale al servizio degli animali
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Bonifacio il randagio
La Corsica è una bellissima isola, dove la natura la fa da padrona. Splendide spiagge, e fiumi ancora più belli, montagne verdi e profumate (mi sembrava di essere a Camaldoli) di pini e di abeti, terme, rocce, e vento, molto vento. E io con la mia famiglia, insieme a migliaia e decine di migliaia di altre famiglie, andiamo già da qualche anno in Corsica in vacanza, perchè in sostanza dal punto di vista della natura c'è quasi tutto quanto di bello si può desiderare. Quando arrivi nell'isola, se ti interessi di gatti e di cani, noti subito che non c'è una grande attenzione verso di essi. Se in Italia il randagismo è diffuso, in Corsica lo è di più, e vedi cani girovagare da soli, correre impazziti dalla paura, dormire sfiniti davanti ai centri commerciali. Li riconosci da quelli con un padrone perchè questi ultimi portano al collo un collare o due, ma i mantelli sono sporchi, ed è quel girovagare da soli che mi fa pena, quel correre disperato ai lati della strada rincorrendo cosa? chi? Ma io, che faccio parte di quel folto gruppo che preferisce i gatti ai cani, noto ancor più i felini abbandonati, di tutti i colori, taglie, età e caratteri. Come tutti, credo, cerco di crearmi un muro dentro e di non vederli, altrimenti la vacanza diventa poco divertente. Quando è capitato ho dato loro da mangiare e via, a casa ho Rifì, una gatta tricolore che è la principessa riconosciuta, anche lei salvata dalla strada... Però sul gattino Bonifacio ci sono proprio inciampata, e son caduta. Nel posteggio del supermercato di Bonifacio, bella cittadina nel sud, vive un gatto siamese (o gatta, non ho visto il sesso) vecchio, malandato, dalla coda mozzata e gli occhi azzurri. Gli occhi sono azzurri, ma il destro è quasi cieco. Il pelo è un poco da pelouche lavato in lavatrice con acqua troppo calda, e la taglia medio piccola, ma forse è l'età, o gli stenti che lo fanno apparire così striminzito. Passa le sue giornate accucciato con rassegnazione (in questo caso non si può parlare dell'orgoglio e dell'autonomia del randagio, Bonifacio è stato certo abbandonato contro la sua volontà) fra una macchina e l'altra, o dietro il gabbione d'acciaio che serve a scaricare le merci nel deposito. Quando l'ho visto ho comprato qualche scatoletta e sono andata a portargliela, ma appena si è avvicinato e ho visto che era cieco da un occhio, un occhio azzurro troppo piccolo, sono rimasta presa. Amo gli animali, e credo di non averne mai ucciso uno (a parte la carne che mangio, zanzare, scarafaggi e cose del genere), e il mio amore non si può limitare all'animale privilegiato di turno che soggiorna in casa mia. Certo neppure posso farmi travolgere dalla preoccupazione per tutti i randagi del mondo, la soluzione del problema, quella totale, non c'è, e certo non sono in grado io sola, personalmente, di attuarla, ecc. ecc. Tutte queste cose le so, ma Bonifacio mi è rimasto nel cuore. Sono dovuta venire via velocemente dalla Corsica per andare all'ospedale da mio padre e ho potuto fare ben poco per Bonifacio (o Bonifacia...). Sto cercando qualcuno che mi aiuti a soccorrerlo sul posto (in tutta la Corsica ho visto solo una clinica veterinaria, verso il centro della costa ovest!), al limite che lo porti più vicino, gli potrei trovare una sistemazione. Lo so, randagi ce ne ho a decine anche sotto casa, ma qui ci sono le colonie feline, c'è una tutela legale, qualcosa si fa, se vado al supermercato e compro un sacco da tre chili di croccantini e li dò alla signora Carla del canile, so già di aver fatto qualcosa di utile e con poca fatica. Ma nel posteggio della città di Bonifacio? Nel grigio sporco dell'asfalto, nel freddo e nella pioggia, senza una carezza anche perchè un gatto mezzo cieco fa impressione? L'amore è spesso irrazionale, e la pietà anche. Se qualcuno è disposto ad occuparsi di Bonifacio, o a darmi qualche dritta utile per aiutarlo, me lo faccia sapere per favore. Grazie mille dell'attenzione e dello spazio
Storia di Bonifacio scritta da Maria Angela