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Amore senza fine
Cara Marì, come stai? Io adesso bene, ti vedo, conosco quel tuo sorriso amaro, quel cercarmi e non trovarmi, lo so che è dura, forse in certi momenti troppo, però adesso sto bene, quei tre giorni (gli ultimi) soffrivo tanto, ma sapevo che TU mi avresti aiutato con quello sgarrupato di Luka (ho cercato di imitare i suoi capelli rasta, ma il tempo non me lo ha permesso!). Ho vissuto una vita splendida, Vi ho amato quanto Voi avete amato me o forse di più. I nostri occhi si sono incrociati in un giorno di fine primavera, io ero lì in disparte, i miei fratellini facevano un gran chiasso, ma quando siete arrivati vi ho sentiti subito miei, per quello che vi guardavo, così, dal sotto in su, un po' impaurita, ma poi, Marì, tu mi hai visto. Mi hai preso subito in braccio, e allora ho capito. Certo, che lo scherzo che mi hai fatto dopo, portarmi al concerto rock al Valentino, così di colpo, è stato duro, ma tu volevi farmi conoscere subito Luka... ma ti ho scusato appena l'ho visto! Le mie paure dell'inizio si sono subito affievolite perchè ho capito con chi ero, con chi avrei diviso tutta la mia vita, ricordo l'aiuto che mi hai dato tutte le volte che stavo male e quello che ho cercato di fare quando tu hai avuto bisogno di me, so di esserci riuscita, ricordi le corse nei prati, senza volerti ascoltare, e tu che urlavi, mi chiamavi a squarciagola e io niente, mi piaceva sai la corsetta in piena libertà! Ma tu eri il mio capo-branco, in fondo eravamo solo io e te, Luka il giramondo partiva, stava via mesi e mesi, quando tornava già pensava di ripartire, poi se n'è andato anche tuo marito (sai che volevo bene anche a lui?) e allora è stato quando ho fatto il mio lavoro più grande e più difficile, starti vicino, insegnarti a non aver paura del buio, a non aver paura di stare in casa da sola, tiravo fuori la mia grinta, rizzavo i miei peli neri e ti vedevo più tranquilla, mi abbracciavi e mi dicevi "Grazie, Kuma, con te non ho paura di niente!" Abbiamo passato insieme 14 anni meravigliosi, con te la mia vita è stata splendida, e so che mi avrai sempre nel tuo cuore! Forse arriveranno altri cagnoloni, forse no (guarda che se ti arrivano io non sarò gelosa, anzi! tu hai tanto amore dentro, peccato non donarlo ancora...) So che ancora oggi, dopo un anno e mezzo ti scendono delle lacrime, so che cerchi ancora "Macchia nera", come mi chiamavi ogni tanto, ma sappi che ho vissuto benissimo e quello che mi hai regalato in ogni momento è stato grandioso. Ma quale altro cagnolone conosce Bob Dylan come lo conosco io? Anche se a volte proprio non lo sopportavo, quella voce roca, quella chitarra stridente e allora, ti ricordi, quando non ne potevo più mi scappava l'urlo. Ululavo, ti chiedevo: basta, per favore. Tu ridevi, "scusa Kù, cambio disco" e mettevi su qualcosa di più morbido, di più dolce. Poi, quel lunedì ho chiuso gli occhi, mi ricordo tu per terra nel sacco a pelo, da una parte, e dall'altra Luka, non era partito quella volta!, per dormire vicino a me l'ultima notte. E così, tutti e tre, vicini, in silenzio, ogni tanto sentivo la tua mano che mi accarezzava. Fino all'ultimo è stato bellissimo e grazie per non aver pianto in quelle ultime ore, ho sofferto un po' meno. Ti sarò sempre vicina, ti vedo e ti sento ogni giorno, so di avere ancora il mio posto nel tuo cuore ma fammi un favore, uno solo, continuami con un altro cagnolone, fallo per me, non permettere che quel tuo amore così grande e vero si sciupi nel tuo dolore. La tua Kuma, per sempre. Tre mesi fa ho ricevuto questa lettera, ho pianto ma ho fatto il salto. E' arrivata una Luce che ha spento questa tristezza. E' arrivata Nour, piccola collie bionda, tenera e dolce, a lei, a Nour, ho raccontato la storia della mia grande Kuma, Nour mi ha leccato le lacrime ed io l'ho abbracciata forte a me! MARI' NOUR, in arabo significa LUCE