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Strage di fenicotteri rosa
DECINE DI ESEMPLARI DI FENICOTTERI ROSA RITROVATI MORTI IN PROVINCIA DI ROVIGO DOPO AVER INGERITO PALLINI DI PIOMBO. LA LAC DEL VENETO CHIEDE AL PRESIDENTE DELLA REGIONE DI CHIUDERE LA CACCIA IN TUTTE LE AREE LAGUNARI E NEL DELTA DEL PO SINO A QUANDO NON ENTRERÀ IN VIGORE IL DIVIETO DI USO DI PALLINI DI PIOMBO.In questi giorni, nel Comune di Rosolina, precisamente nella Valle Pozzadini in territorio lagunare, il Corpo forestale dello Stato ha rinvenuto decine di carcasse di fenicotteri rosa. Dai primi esami effettuati sui cadaveri eseguiti dai veterinari del Centro Recupero di Modena, su due fenicotteri morti, il decesso risulta provocato da intossicazione acuta da piombo; nello stomaco dei due animali sono stati ritrovati rispettivamente 17 e 55 pallini da caccia. L'avvelenamento è stato provocato dall'assorbimento, attraverso l'apparato digerente, di piombo che ha causato occlusione intestinale e picacismo. Cinque fenicotteri rosa sono stati recuperati vivi; due sono stati trasportati presso la Clinica di Sasso Marconi in provincia di Modena e tre presso il CRAS (Centro Recupero degli Animali Selvatici di Rovigo) di Polesella. Due dei cinque fenicotteri recuperati vivi purtroppo sono già morti, per gli altri due pare non vi siano speranze. La causa delle morie che si ripetono ogni anno tra anatre e uccelli acquatici in generale è il saturnismo provocato dall'ingestione dei pallini di piombo sparati dai fucili da caccia, che dovrebbero essere vietati dal 2000. La convenzione AEWA (African-Eurasian Migratory Waterbird Agreement) , sottoscritta all’AIA nel 1996 prevede il divieto di uso dei pallini da caccia al piombo nelle zone umide a partire dal 2000, purtroppo pero’ questa convenzione è entrata in vigore in Italia solo nel 2006 con la L.6/2006 che comunque non ha risolto il problema perché non è ancora stata applicata. Nel caso dei fenicotteri va specificato che questi maestosi uccelli cercano nutrimento nel fango, aspirando acqua e fango espellendolo poi attraverso delle sottili lamelle poste nel becco che trattengono i frammenti nutrienti. Con il cibo però vengono trattenuti e poi ingeriti anche i pallini di piombo presenti nel fango, disseminati dai cacciatori nelle battute di caccia in valle; nelle zone intorno ai capanni la concentrazione dei pallini è altissima per un raggio di un centinaio di metri . E' stato calcolato che ogni anno più di 1400 tonnellate di piombo sotto forma di pallini da caccia vengono disseminate sul terreno della regione Veneto. Il 19 settembre 2003 con una petizione sottoscritta da 72.225 cittadini, e promossa dalla LAC e dal Coordinamento Protezionista Veneto (ENPA, LAV, WWF, ecc.), avevano già chiesto, tra l’altro , il divieto dell’uso del piombo nelle cartucce da caccia. Il Ministro Pecoraro Scanio con un recentissimo decreto del 6/11/2007 ha previsto, tra l’altro, il divieto di utilizzo dei pallini di piombo nelle zone umide (ZPS) a partire dall’annata venatoria 2008/2009, purtroppo però l’assessore alla caccia del Veneto, Elena Donazzan di AN, vicina ai cacciatori più estremisti del Veneto, ha subito annunciato che la regione Veneto farà ricorso contro questo decreto. “Chiediamo pubblicamente al presidente della Regione Veneto – ha dichiarato Andrea Zanoni presidente della Lega Abolizione Caccia del Veneto – che venga vietata da subito la caccia in tutto il territorio lagunare e vallivo sino a quando non entrerà in vigore il divieto di uso di pallini al piombo. Questo triste episodio conferma: 1) la bontà delle richieste dei 72.000 cittadini del Veneto che nel 2003 con una nostra petizione avevano chiesto alla regione il divieto dell’uso del piombo nella caccia; 2) che la caccia uccide anche gli animali protetti ed in via di estinzione costituendo inoltre una grave forma di inquinamento da piombo delle lagune e dei terreni agricoli”.
LAC Lega Abolizione Caccia - Sezione del Veneto - Via Cadore 15/C int. 1 31100 Treviso - Info: 3479385856