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Turismo nei parchi? Chi, Come, Quando

Il CTS lancia un sondaggio per capire se i parchi sono tra le mete turistiche desiderate dagli italiani

Una spiaggia incontaminata, una foresta lussureggiante, un borgo antico…è un’area protetta italiana o è il solito catalogo del Mar Rosso, dei Carabi, della Francia? Tra i luoghi dove i turisti italiani sognano di trascorrere la prossima vacanza o il prossimo “ponte” ci sono i nostri parchi nazionali? E se no, perché?

Per dare una risposta a queste domande e capire se i parchi nazionali rientrano tra le mete desiderate degli italiani il CTS, Centro Turistico Studentesco e Giovanile, lancia un sondaggio web.

L’obiettivo è esaminare la domanda turistica potenziale nei Parchi Nazionali italiani , u n tesoro ancora poco conosciuto dai nostri connazionali, nonostante formino una rete di oltre 30.000 km 2   che custodisce gli ambienti e i paesaggi più preziosi del nostro Paese.

I parchi più noti continuano a essere quelli istituiti da più tempo (Abruzzo, Gran Paradiso, Stelvio) e quelli vicini al luogo di residenza o di origine. Questo è quanto emerge da una recente indagine svolta da CTS su un campione di utenti web che rileva – tra l’altro – una difficoltà a reperire informazioni sui parchi nazionali, dichiarata dall’80% dei rispondenti.

Eppure, da quanto emerge dalle elaborazioni CTS su dati del Censimento ISTAT del 2001 e su   dati ISTAT ASIA del 2007 sono quasi 7 mila le strutture ricettive presenti in queste aree con oltre 353.000 posti letto , 15.000 imprese turistiche (pari all’8% del totale Italia) e quasi 48.735 addetti , entrambi in crescita rispetto all’ultimo censimento ISTAT del 2001.

Il sistema parchi nel 2008 ha reso molto in termini di presenze ma le potenzialità di sviluppo sono ancora numerosissime e poco esplorate. Un sistema che nel 2008 ha ospitato quasi 5 milioni di arrivi nelle strutture ufficiali e oltre 23.000.000 presenze, con una crescita del 12% rispetto al 2003 (dati provvisori del II Rapporto sul Turismo nei Parchi Nazionali). Ancora poco, tuttavia, rispetto alle potenzialità: i turisti hanno infatti complessivamente occupato i posti disponibili nei parchi per sole 65 notti su 365.

La nuova indagine del CTS vuole perciò capire perché una parte degli italiani non va nei parchi e cosa occorre fare perché un numero maggiore di persone li prenda in considerazione come luoghi in cui trascorrere le prossime vacanze e il tempo libero.

Il sondaggio, che rientra nell’ambito delle azioni previste dal progetto Turismo e Aree Protette che il CTS sta realizzando per conto del Ministero dell’Ambiente, è accessibile al link www.cts.it/teap . I 300 più veloci riceveranno a casa la "Travel t-shirt", la shopper CTS o un altro gadget a sorpresa.

Vai al sondaggio: www.cts.it/teap


Notizia stampata il 11 Oct 2024 su www.animalinelmondo.com il portale al servizio degli animali