il portale al servizio degli animali
cura e salute |
addestramento |
discipline |
appuntamenti |
notizie |
Il grooming
L'ABC DELLA STRIGLIATURA (GROOMING)
È buona regola, prima di sellare un cavallo, dedicarsi ad una buona strigliatura: è un momento per avvicinarsi al cavallo, per cercare di testare la sua sensibilità (è un'ottimo sistema per cercare di conoscere un cavallo che si monta per la prima volta). È un momento per fargli un controllo generale di salute (si abbassa quando si spazzola la schiena? Ha una gamba gonfia? Una ferita non ancora medicata? Una zecca?) e, naturalmente, per prendersi cura della sua igiene (pochi granelli di sabbia infilati nel sottosella possono provocare delle fiaccature). Proprio per i due ultimi punti citati, è importante che la pulizia sia, nel limite del possibile, quotidiana. Non dimentichiamoci inoltre di strigliare il cavallo anche dopo aver montato, sempre per i soliti due motivi.
Qui di seguito verrà proposto un metodo di strigliatura, ma è chiaro che ogni sistema va adattato alla situazione e ad un particolare animale (ci sono ad esempio cavalli molto sensibili che non sopportano la striglia di plastica.. potrebbe essere magari essere sostituita con una striglia di gomma).
Piccoli consigli prima di iniziare
- Evitare di strigliare il cavallo mentre mangia:
lasciamolo
tranquillo mentre consuma il
pasto!
- Evitare di strigliare e
preparare il cavallo nel paddock o
nel suo box: quella è "casa sua", un posto di svago e di
riposo, e tale deve
rimanere.
- Legare il cavallo con
un nodo o un moschettone di sicurezza,
in modo da poter slegare in fretta il cavallo in caso di
problemi
- Di conseguenza, NON
legare il cavallo utilizzando le
redini!! Basta uno strattone e il cavallo si può ferire alla
bocca!
- L'anello dove si
aggancia la corda dovrebbe essere circa
all'altezza del suo garrese del cavallo: in questo modo la corda tra
cavezza e anello dovrebbe avere più o meno la lunghezza di
un braccio (55-60 cm). Se l'anello è agganciato
più in alto, aumentare la lunghezza della corda, mentre se
è più basso, diminuirla.
- Non
legare il cavallo troppo vicino ad altri cavalli e non
spargere le spazzole e gli strumenti per la pulizia per terra, nei
pressi degli zoccoli
- Se è
estate, evitare di strigliare e sellare il
cavallo sotto il sole cocente: scegliere un posto fresco ed
ombreggiato
- In caso di insetti,
spruzzare un po' di liquido antinsetti
prima della strigliatura, per evitare di prendere calci o frustate con
la coda del cavallo (sono le sole armi che il cavallo ha per difendersi
dagli insetti).
- Sempre per
evitare i calci, quando si pulisce la parte
posteriore è più sicuro stare sul lato del
cavallo e non dietro. Di conseguenza, sarebbe meglio non assare sotto
la corda che lega il cavallo, per non rischiare un morso o un calcio
(magari potreste essere colpiti involontariamente, mentre il cavallo
cerca di sbarazzarsi di fastidiosi
insetti).
- Ogni cavallo deve
avere le sue spazzole
personali
- È buona regola pulire il materiale del grooming alla fine dell'uso
L'occorrente per la
strigliatura
- Striglia di plastica, di alluminio o di
gomma
- Brusca con setole
dure
- Brusca con setole
morbide
- Spazzola o pettine per
i crini
- Forbici ed
elastici
- Spugne e/o
stracci
- Nettapiedi (o
curasnetta)
- Pennello e grasso
per gli
zoccoli
- Stecca
Come si striglia un cavallo?
- Prendere la
striglia, e passarla energicamente sulle parti molli
del corpo del cavallo (si tralasciano quindi testa, gambe e genitali)
facendo dei movimenti circolari, nella direzione del pelo. È
buona regola essere metodici, iniziando dal
collo, passando alla schiena, ai fianchi e infine alla parte posteriore
(attenzione alla sicurezza: mantenersi sempre lateralmente, per evitare
di prendere qualche calcio). In questo modo oltre a fare un bel
massaggio al corpo del cavallo, si smuove lo sporco che c'è
in profondità e si stimolano le ghiandole sebacee della
pelle, che secernono una specie di olio naturale (il sebo)
indispensabile per rendere impermeabile e lucido il mantello.Ogni tanto
battere a striglia su una superficie dura, per pulirla dallo sporco che
ha
accumulato.
- Prendere
la
brusca a setole dure e spazzolare con movimenti
rapidi e corti, ruotando il polso. Lo scopo è quello di
portare in superficie ed eliminare lo sporco e la forfora smossi prima
con la striglia. Con questa striglia si tralascia sempre la testa,
troppo sensibile per le setole dure, ma si può, con
delicatezza, occuparsi della parte superiore delle gambe (fino al
ginocchio).Mentre si spazzola, ricordarsi di sfregare ogni tanto la
brusca contro la striglia, per estrarne lo
sporco.
- Con
la
brusca a setole morbide si spazzola il mantello con
lunghi colpi. In questo modo si elimina l'ultimo sporco rimasto e si
sparge il sebo su tutto il mantello: questo lo renderà
lucido ed impermeabile. Con questa brusca morbida si possono trattare
tutte le zone del corpo, compresa la testa e la parte inferiore delle
gambe.Infine si può passare il mantello anche con uno
straccio pulito, per spargere ancora di
più il sebo e per eliminare i rimasugli di polvere.Anche qui
è utile sfregare ogni tanto la brusca contro la striglia,
per estrarne lo
sporco.
- Ci
si può
ora occupare delle parti più delicate del cavallo: la testa
e i genitali. Usare ovviamente due spugne diverse, leggermente bagnate: con la prima si
puliscono gli occhi e le narici del cavallo, mentre con la seconda
bisogna occuparsi con delicatezza delle parti
genitali.
- A
questo punto si
può passare ai crini: iniziare dalla criniera spazzolandola
delicatamente con la spazzola (va bene anche una
spazzola comperata ai grandi magazzini) o con il
pettine. Se la criniera è irregolare, si
può aggiustare con l'utilizzo della forbice (meglio se con la punta arrotondata, per evitare di ferire il
cavallo).
Attenzione: La crinera e la coda sono una delle poche armi che il cavallo ha contro gli insetti: evitare di tagliarle troppo corte!!!
Dopo la criniera, si passa alla coda. È importante mettersi di fianco al posteriori del cavallo e non davanti alla coda. Si inzia quindi dalla parte finale, per risaluire fino alla base: prendere la coda, farle fare un giro intorno alla mano e fermarla di nuovo tra le dita. In questo modo si è sicuri di non fare male al cavallo quando si spazzola, e avanza un ciuffo di 10-15 cm. Spazzolare delicatamente questa parte finale, cercando di districare i crini. Quando non ci sono più nodi, spostare la mano verso l'alto e ripetere l'operazione con gli ultimi 25-30 cm della coda. Continuare così finché non si spazzolano tutti i crini, per la loro lunghezza totale.Per rendere più facile ed indolore l'intera operazione, si può acquistare in selleria un districante. Se stiamo preparando il cavallo per un allenamento, una gara o un viaggio in trailer, si può raccogliere la sua coda in una treccia (fermandola quindi con un elastico), da sciogliere non appena si riporta il cavallo in paddock o in box.
Attenzione: i crini impiegano circa 6 anni ad allungarsi e raggiungere la lunghezza normale della coda. Quindi stiamo attenti a non strappargliene!!! - Si passa ora alla cura dei piedi (come dice un saggio proverbio: "no foot, no horse"). Fare innanzitutto un controllo generale: valutare la lunghezza dell'unghiae lo stato del ferro e dei chiodi. Poi, quando scivoliamo con le mani lungo la gamba del cavallo per raggiungere lo zoccolo, approfittiamo per sentire se c'è qualche rigonfiamento o una parte particolarmente calda: segnale che c'è qualche problema di salute!Alzare poi il piede, pulire lo zoccolo con il nettapiedi e finire il lavoro con una spazzolina dura (spesso è integrata al curasnetta). Controllare che non ci siano ferite da medicare e che tutto sia sano: il fettone ad esempio non deve apparire molle e non deve avere un cattivo odore. Accertarsi che il ferro sia attaccato saldamente oppure, se il cavallo è scalzo, che la l'unghia non si sia rotta, non sia troppo corta o non sia pareggiata bene. Valutare dunque se è il caso di chiamare il maniscalco.Se lo zoccolo appare secco, si può ingrassare con grasso, olio di fegato di merluzzo o catrame naturale, utilizzando un pennello.
La doccia
Le docciature meritano un piccolo capitolo a sé. È importante dire che le docce non devono essere troppo frequenti, perché tolgono al cavallo le sue barriere naturali (con una doccia viene eliminato tutto il sebo che rende il mantello impermeabile). È pero' utile farne una ad esempio in primavera, quando la temperatura comincia ad essere mite e il cavallo perde il suo pelo invernale. In questo caso si deve utilizzare un prodotto specifico, che abbia dunque un pH adatto al cavallo. Si procede dunque bagnando il cavallo con acqua tiepida e passando lo shampoo apposito con una spugna (non esagerare con le quantità!). Massaggiare bene evitando accuratamente di bagnare la testa. Infine, sciacquare l'animale sempre con acqua tipida, finché non si è sicuri che l'intera quantità di prodotto sia stata lavata via. Passare la testa delicatamente con una spugna, bagnata leggermente e solo con acqua. Infine, togliere l'acqua dal mantello con l'uso di una stecca (evitando di passare sulla testa e sulle gambe) e fare passeggiare il cavallo al sole finché non si è asciugato completamente. In seguito si può spazzolare e passare con uno straccio di lana sul mantello, per renderlo ancora più lucido.
Le docciature si possono fare invece frequentemente (anche una volta al giorno, dopo aver montato), soprattutto durante la stagione calda. Sono molto utili per dare sollievo al cavallo: rinfrescano gli arti, aiutano la microcircolazione e prevengono i gonfiori. L'acqua in questo caso deve essere fredda: l'ideale sarebbe di immergere gli arti in un torrente di 25-30 cm di profondità, per una quindicina di minuti. Oltre alle gambe, si possono bagnare anche il petto e il collo.
Attenzione: durante le diocciature è importante non bagnare i reni!!!
Asciugare il cavallo dopo il lavoro
Capita a volte, quando si finisce di lavorare con il cavallo, che quest'ultimo sia sudato. Se siamo nella stagione calda questo è un po' meno preoccupante, ma se siamo nella stagione fredda è bene prendere delle precauzioni. Buona regola è quella di far camminare il cavallo durante l'ultima parte del lavoro o nell'ultima mezzora di passeggiata (in inverno questi tempi vanno allungati). Questo aiuta il sudore ad asciugarsi e rallenta gradualmente il respiro e il battito del cavallo. Quando togliamo la sella e vediamo che il sudore non si è asciugato del tutto, frizionare la parte con un asciugamano o con della paglia. Mettere una coperta di pile e fare passeggiare il cavallo finché non sarà completamente asciutto.
Attenzione: evitare l'uso dell'alcool!! L'alcool applicato sul corpo caldo del cavallo evapora provocando una dispersione di calore e favorendo la vasodilatazione. Questo significa che i piccoli vasi sanguigni vicino alla superficie della pelle si allargano e richiamano più sangue. Questo sangue caldo arriva dalla parte interna del corpo, va in contatto con la periferia fredda del corpo e di conseguenza si raffredda. Ecco perché l'alcol, a contatto con la pelle, dà una sensazione di freddo. Sia a noi ai cavalli.
Il cavallo è un animale a di poco eccezionale: impariamo a prenderci cura di lui e ci ripagherà regalandoci momenti davvero magici ed indimenticabili!!