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Vita da puledro: La nascita
La nascita del puledro
Anche se alcuni ci sono passati più di una volta, hanno visto venire alla luce decine di puledri, la nascita di una nuova vita suscita in tutti fortissime emozioni.
Il trovarsi all’improvviso faccia a faccia con questa traballante creatura che apre il cuore di tenerezza ad ogni suo goffo movimento, lascia sempre un ricordo indescrivibile.
Dopo undici mesi di intrepida attesa, di cure meticolose alla giumenta, arriva il fatidico giorno. Cosa fare la prima volta che vediamo il piccolo?
Innanzi tutto direi che durante il parto è sempre meglio non intervenire e stare in disparte per non infastidire la fattrice. Ovviamente se qualcosa inizia ad andar male l’intervento umano è necessario per il bene di madre e piccolo.
Una volta nato, il puledro verrà leccato e accudito dalla madre. In questi momenti non dobbiamo intervenire o cercare di toccarlo, è bene che si crei il legame fra i due in tranquillità.
Potremo intervenire se il piccolo non riesce ad alzarsi o non riesce a poppare, anche in questo caso quindi solo se strettamente necessario.
Soltanto dopo che il puledro è riuscito ad alzarsi, a poppare e a conoscere un po’ sua madre, potremo iniziare l’avvicinamento. Teniamo sempre presente che la cavalla potrebbe diventare aggressiva, anche se solitamente calma e tranquilla. Non camminiamo con decisione guardando in modo fisso il piccolo, ma avviciniamoci con fare disinvolto, camminando a zig zag e guardandoci intorno parlando con un tono calmo e basso. In questo modo anche la madre più diffidente capirà che non siamo interessati a fare del male a lei o al piccolo. Arrivati dalla nuova famigliola accarezziamo la madre, senza movimenti bruschi e senza allungare le mani al piccolo, aspettiamo che sia lui ad allungare il musino per annusarci. Non scoraggiamoci se il piccolo continuerà a interporre la madre a noi, piano piano si avvicinerà sopraffatto dalla curiosità. Ripetiamo l’operazione più volte, senza stressare il puledro quando dorme perché nei primi giorni sarà quasi sempre sdraiato a terra ai piedi della madre a fare i pisolini dopo le poppate.
Ogni volta che ci avviciniamo facciamolo sempre con calma, il piccolo inizierà a prestare sempre più curiosità, e noi potremo iniziare ad allungare la mano piano piano, magari mettendoci in ginocchio e lasciando che si avvicini lui.
A questo punto il primo contatto è avvenuto, il piccolo ha conosciuto l’uomo, quello che sarà il suo inseparabile compagno di vita.
In giornata chiameremo il vet per una visita di controllo e l’eventuale vaccino.