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Legge 189: scopriamo cosa cambia per gli animalisti

Gianluca Felicetti

848.588.544 è il numero di telefono dedicato che la LAV ha istituito per sostenere l’applicazione della legge 189 contro il maltrattamento degli animali. Dalle parole pronunciate siamo passati subito ai fatti, affinché la normativa non rimanga in un cassetto e, dalla Stazione dei Carabinieri di Stroncone fino alla Procura della Repubblica di Nuoro, nessuno possa far finta che per il diritto e la tutela degli animali in Italia non sia cambiato nulla.

Ognuno può oggi fare la propria parte:

  • i cittadini nel segnalare e denunciare (e sono sempre di più quelli che rispondono a questo dovere etico e civico), anche perché non può più capitare che dicano loro “non è nostra competenza”,
  • le Forze di Polizia e i Servizi Veterinari Ausl nell’intervenire e accertare (e sono sempre meno i tentativi di accantonare il problema),
  • i Ministeri dell’Interno e della Sanità nell’emanare i decreti attuativi,
  • il Ministero dell’Istruzione e le Regioni nel varare programmi di studio sul rispetto e la conoscenza degli animali,
  • i media nell’informare sempre di più e meglio (e un aumento della pubblicazione di casi non significa automaticamente che se ne verifichino di più ma che, finalmente, non passano sotto silenzio).

Prima a disposizione avevamo il nulla, o quasi; ora abbiamo uno strumento utile a contrastare, reprimere e speriamo anche a prevenire l’oppressione che tanti animali subiscono quotidianamente.
Una legge, certo, da sola non ha il potere di far terminare tutte le condotte che sanziona. L’omicidio è punito da sempre ma questo non vuol dire che sia scomparso. La società però condanna l’omicidio e lo ritiene riprovevole. Dopodiché si devono costruire le condizioni, culturali e sociali, affinché un reato non possa avere terreno fertile.
Questo è il nostro obiettivo, che perseguiamo sia nell’incontro educativo con una IV elementare sia nell’incontro con un Sindaco per fargli emanare un Regolamento comunale a tutela degli animali, sia nella rieducazione di un pitbull usato nei combattimenti sia nel reclamare a Bruxelles una direttiva europea che con la scusa della sicurezza non uccida milioni di animali per test sulle sostanze chimiche, sia nel convincere una mamma a non indossare più una pelliccia e ad acquistare un cosmetico che non ha incrementato i test su animali. Questa è la responsabilità di un animalista di fronte a una sfida come quella rappresentata dall’applicazione della nuova legge 189.


Tratto dal volume:
Animali non bestie Difendere i diritti, denunciare i maltrattamenti, a cura di Gianluca Felicetti, pubblicato da Edizioni Ambiente nel 2004.
Per maggiori informazioni consultare il sito internet: http://www.edizioniambiente.it/eda/saggistica.htm


Notizia stampata il 04 Oct 2024 su www.animalinelmondo.com il portale al servizio degli animali