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Medicina
OLTRE I CANCELLI PER L'INFERNO
Viaggio nel mondo della vivisezione
I
vivisettori affermano che l'impiego degli animali è indispensabile per
il progresso scientifico e per studiare meglio le malattie. In realtà
la Medicina è soltanto uno dei tanti campi in cui vengono impiegati gli
animali e nemmeno il principale. Così per i loro studi, i vivisettori
inducono artificialmente negli animali ogni tipo di malattia. In questo
modo si commettono tre errori: non si tiene conto delle differenze tra
le specie animali e gli esseri umani, si ignora che le malattie
sperimentali negli animali sono artificiali, mentre quelle dei nostri
simili insorgono spontaneamente, infine spesso si confondono i sintomi
con le malattie (ad esempio la febbre è il sintomo e l'influenza è la
malattia).
Per decenni i vivisettori hanno affermato che il fumo
delle sigarette non era dannoso in base a ricerche condotte
prevalentemente sui conigli, nonostante i dati epidemiologici avessero
già dimostrato il contrario. Tutto ciò con grande soddisfazione delle
industrie del tabacco. Da diversi anni si cerca di indurre forzatamente
l'Aids in svariate specie animali, quando questa malattia è provocata
da un virus (HIV) altamente infettivo solo per gli esseri umani. Tutti
i fattori di rischio per le malattie cardiache (ipercolesterolemie,
vita sedentaria, fumo di sigaretta, ipertensione arteriosa, obesità)
sono stati dimostrati grazie a studi epidemiologici sui nostri simili.
Lo stesso ragionamento vale per la cirrosi epatica e l'abuso di bevande
alcoliche. Infine si spendono nel mondo ogni anno migliaia di miliardi
per la ricerca sul cancro che in gran parte finiscono in esperimenti di
vivisezione. L'80-90% dei tumori umani ha però un'origine ambientale e
quindi in teoria evitabile. Allora perché, anziché sprecare tanti soldi
in ricerche inutili, non si investono per eliminare le sostanze
cancerogene ambientali? In questo caso le persone, anziché essere
curate, non si ammalerebbe.
Lega Antivivisezionista (LEAL) - Via Settala 2, 20124 Milano, tel. 0229401323, av@leal.it