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Genetica
OLTRE I CANCELLI PER L'INFERNO
Viaggio nel mondo della vivisezione
La
genetica è la scienza che studia i caratteri ereditari. Negli ultimi 20
anni le ricerche in questo campo si sono moltiplicate soprattutto da
quando è stato possibile modificare i cromosomi degli esseri viventi
(manipolazione genetica). Nel campo della ricerca hanno quindi creato
animali in cui sono stati tolti singoli geni o ne sono stati aggiunti
di estranei (animali transgenici). Tale attività dimostra che fino ad
ora la vivisezione non è stata scientificamente valida, poiché, se così
fosse, non ci sarebbe necessità di creare nuovi animali.
In realtà
nemmeno questa strada si sta rivelando utile per il progresso
scientifico. Gli animali transgenici infatti si comportano in maniera
differente rispetto a quelli non manipolati soltanto per le
caratteristiche mutate, per il resto continuano a reagire in base alla
loro specie di appartenenza. Così nel 1988 negli USA veniva brevettato
un topo (oncomouse o oncotopo) in cui era stato inserito nel DNA un
gene umano in grado di fare sviluppare un tumore alla mammella. A
distanza di più di 10 anni non si è ottenuto ancora alcun progresso
scientifico nel campo della comprensione dei meccanismi di insorgenza
dei tumori o della loro cura. Tutto ciò perché l'oncomouse continua a
rimanere per il 99% un topo e quindi a comportarsi in maniera
significativamente diversa rispetto agli esseri umani. Non bisogna
inoltre dimenticare che, a causa della manipolazione genetica,
introduciamo negli ecosistemi mutazioni artificiali che non hanno
subito i meccanismi naturali di selezione e quindi ignoriamo quali
potrebbero essere le conseguenze. Infine creiamo esseri viventi ibridi
(chimere), dove vengono mischiati geni animali e umani.
Lega Antivivisezionista (LEAL) - Via Settala 2, 20124 Milano, tel. 0229401323, av@leal.it