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Il movimento Antivivisezionista
OLTRE I CANCELLI PER L'INFERNO
La
nascita di associazioni antivivisezioniste, risale all'inizio del 1900.
Fino a pochi anni fa si prefiggevano lo scopo di informare l'opinione
pubblica sulle atrocità commesse a danno degli animali nei laboratori
di ricerca. All'inizio degli anni '70 nasceva il cosiddetto Movimento
dei diritti degli animali per opera di filosofi di fama internazionale
quali l'americano Tom Regan e l'australiano Peter Singer. Lo scopo era
quello di presentare una nuova visione della filosofia in cui anche
agli animali erano attribuiti diritti, quali la vita, il benessere e un
equo trattamento. Per questi filosofi, tra i quali in Italia possiamo
ricordare Luisella Battaglia, Silvana Castignone e Gino Ditadi, la
vivisezione rappresenta ovviamente una gravissima violazione di tutti i
diritti attribuiti agli animali.
All'interno del movimento
antivivisezionista è ultimamente in forte crescita anche la componente
scientifica e un numero sempre maggiore di laureati in Medicina,
Veterinaria, Farmacologia, Biologia, Chimica, Scienza Naturali
manifesta la propria condanna alla vivisezione, perché non utile al
progresso scientifico, ma addirittura dannosa. Sono nati così il
Comitato Scientifico Antivivisezionista e la Lega Internazionale Medici
per l'Abolizione della Vivisezione a cui sono iscritti professori come
Gianni Tamino, Pietro Croce, Bruno Fedi e Raul Berkoff. Compito delle
associazioni è quello di fare breccia nella comunità scientifica per
giungere all'abolizione della vivisezione. A tale fine vengono
organizzate conferenze, dibattiti, campagne pubblicitarie, contattati
politici e distribuito materiale informativo.
- Documentatevi sulla vivisezione, leggendo libri ed articoli
- Distribuite materiale informativo e parlate del problema con quante più persone potete
- Quando potete, esprimete pubblicamente la vostra condanna (es. intervenite nei dibattiti, scrivete lettere ai giornali)
- Aiutate le associazioni che si battono contro la vivisezione con afferte o meglio ancora diventando attivisti
- Boicottate quanti sono coinvolti nella vivisezione
- Contattate i parlamentari che volete votare o che avete già votato e informateli che il vostro futuro appoggio dipenderà dal loro impegno contro la vivisezione
- Mettete a disposizione la vostra professionalità se questa può servire (es. medici per conferenze, avvocati per denunce, insegnanti per parlare nelle scuole, tipografi per stampare materiale informativo eccetera)
- Non finanziate le associazioni per la
ricerca se queste non sono in grado di dimostrare che i soldi non
vengono investiti nella vivisezione.
Lega Antivivisezionista (LEAL) - Via Settala 2, 20124 Milano, tel. 0229401323, av@leal.it