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Ucraina: continua il massacro dei randagi

OIPA - Ucraina - Avvelenamenti di massa e spari hanno inaugurato il nuovo anno. Il 6 gennaio scorso, infatti, fuori Kiev è stato appiccato il fuoco ai sei rifugi che un volontario aveva costruito per i 40 randagi che nutriva e dei quali si prendeva cura. Quattro cuccioli risultano dispersi, probabilmente morti bruciati nel rogo. Il delegato OIPA in Ucraina, Andrea Cisternino, ci ha trasmesso le terribili e scioccanti immagini dei pozzi della città di Gorlovka, nei quali le aziende che smaltiscono le carcasse dei randagi gettano le stesse, ricoprendole poi con del cemento. Utilizzare il termine "carcasse" non è esatto, in quanto spesso, purtroppo, molti di questi cani sono soltanto narcotizzati ma ancora vivi.

Tornando nella capitale Kiev, il 9 gennaio sono stati avvelenati ben 11 cani, due dei quali di un ragazzo che li lasciava liberi di giocare con i randagi. E' stato notato da più persone un furgoncino che, secondo questi testimoni, sarebbe responsabile di aver gettato ai cani bocconi avvelenati. Otto degli undici cani uccisi sono stati ritrovati morti davanti all'autofficina di proprietà del ragazzo, mentre altri tre si sono nascosti nel cantiere dove erano soliti passare la notte e sono stati ritrovati lì, morti. La morte per avvelenamento è stata confermata da un referto medico veterinario, visionato proprio dal nostro delegato.

Nella città di Brovary, a circa mezz'ora da Kiev, sono invece passati direttamente alle armi da fuoco e i randagi, dopo essere stati fatti avvicinare, sono stati freddati con un colpo di arma da fuoco alla testa. Cani che si trovavano in una località che non sarà interessata dai prossimi europei di calcio. I volontari del luogo hanno riferito di aver visto aggirarsi nei dintorni alcuni guardiacaccia, che si sospetta siano stati mandati dalle stesse autorità comunali. A questo proposito il nostro delegato incontrerà il vicesindaco di Brovary  per chiedere chiarimenti in proposito.

La versione del governo e delle autorità ucraine è tuttora notevolmente diversa dalla realtà documentata dall'OIPA e dai volontari di Kiev. Da qualche giorno infatti i principali notiziari ucraini hanno lanciato l'allarme rabbia, consigliando ai proprietari di cani di farli vaccinare e, soprattutto, di portarli a passeggio con la museruola. Casualità? 

Questo allarmismo non fa che incrementare l'odio e la paura della popolazione, che spesso si prende autonomamente l'incarico di avvelenare i randagi.

Inviamo una riga di protesta alle autorità ucraine:

elena@mincult.gov.ua, ministry@mon.gov.ua, press@mon.gov.ua, press@menr.gov.ua, yar@menr.gov.ua, post@dcssm.gov.ua, press_msms@ukr.net, themis@minjust.gov.ua

oppure, col ";" come separatore:

elena@mincult.gov.ua; ministry@mon.gov.ua; press@mon.gov.ua; press@menr.gov.ua; yar@menr.gov.ua; post@dcssm.gov.ua; press_msms@ukr.net; themis@minjust.gov.ua 

Messaggio tipo da inviare, aggiungendo la propria firma in basso:

 

Please, stop killing stray dogs, stop the massacre!

Regards,

... nome cognome ...

 

Come oggetto della mail mettete "info", "please" o quello che volete.

La traduzione del messaggio è:

"Per favore, smettete di uccidere i cani randagi, fermate il massacro."

AgireOra Network


Notizia stampata il 03 Dec 2024 su www.animalinelmondo.com il portale al servizio degli animali