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L’identificazione dei delfini ai tempi di Plinio il Vecchio

Plinio il Vecchio era in grado di riconoscere individualmente i delfini, basandosi sullo stesso principio utilizzato dai ricercatori ancora oggi.
“Si credeva che la capacità di distinguere un delfino da un altro fosse una prerogativa degli scienziati del ventesimo secolo” – spiega Giuseppe Notarbartolo di Sciara, presidente onorario dell’Istituto Tethys – “ma non è affatto così”. Giorni fa, il biologo marino stava studiando il IX libro dell’opera di Plinio il Vecchio Naturalis Historia (pubblicata nel 77 A.D.) quando è stato folgorato da una frase. “Plinio il Vecchio, noto per la sua passione naturalistica, scrive che la determinazione dell’età di alcuni delfini poteva essere fatta grazie al riconoscimento dei singoli attraverso tacche sulle loro code” – ha spiegato Notarbartolo. Nell’opera di Plinio si legge infatti: “Crescono in fretta, e si ritiene che raggiungano la taglia massima all’età di 10 anni. Possono vivere fino a 30 anni, come è stato scoperto attraverso l’incisione di tacche sulla loro pinna caudale” (Adolescunt celeriter, X annis putantur ad summam magnitudinem pervenire. Vivunt et tricenis, quod cognitum praecisa cauda in experimentum).

La presenza di queste tacche rende ogni delfino diverso dai suoi simili e ne permette il riconoscimento anche a distanza di anni. Oggi questa tecnica prevede l’analisi di fotografie digitali della pinna dorsale, o di altre parti del corpo, ed è chiamata foto-identificazione. “E’ un metodo di notevole importanza in quanto consente di ottenere dati utili a fini di conservazione” commenta Notarbartolo.

Questa tecnica di ricerca è alla base di molti degli studi svolti dall’Istituto Tethys negli ultimi vent’anni. L’Istituto Tethys gestisce uno dei maggiori cataloghi fotografici sui cetacei esistenti in Europa. Grazie a un enorme numero di foto, Tethys ha potuto identificare individualmente più di 1300 cetacei appartenenti a sette diverse specie presenti in Mediterraneo. Tethys è stato anche capofila di Euroflukes, un progetto finanziato dalla Commissione Europea per lo sviluppo di una banca dati internazionale sui cetacei in acque europee.

Fino a oggi si riteneva che il primo caso di osservazione a lungo termine di cetacei basata sul riconoscimento individuale fosse quello di Pelorus Jack - un grampo osservato dal 1888 al 1912 nello Stretto di Cook, in Nuova Zelanda. Ma Plinio il Vecchio sposta la data di questo metodo scientifico di ben 1811 anni !

Istituto Tethys


Notizia stampata il 02 May 2025 su www.animalinelmondo.com il portale al servizio degli animali