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Convegno Nazionale di Ippoterapia 8 Sett 2007
"L'Ippoterapia in associazione alla terapia multimodale
per il trattamento del disturbo ADD-ADHD"
Neuropsichiatri e pedagogisti clinici, riabilitatori equestri e zooantropologi
insieme alle famiglie analizzano e si confrontano sul tema
Sabato 8 settembre 2007 a Città di Castello
L'uso del cavallo a scopi terapeutici, nonostante i suoi quasi 2500 anni (Ippocrate lo proponeva nel 400 a.C. per curare l'insonnia), è ancora attuale e oggetto del Primo Convegno Nazionale "L'Ippoterapia in associazione alla terapia multimodale per il trattamento del disturbo ADD-ADHD", organizzato dall'Associazione Mostra del Cavallo Città di Castello in occasione della 41^ edizione della manifestazione fieristica nella cittadina umbra.
Perché il Convegno
"Dopo i nostri 'primi quaranta' anni di attività, a partire da questa edizione abbiamo deciso di aprire il calendario di appuntamenti anche alla riflessione e alle proposte più innovative che giungono dalla terapia equestre" - afferma il professor Angelo Capecci, Presidente dell'Associazione Mostra del Cavallo.
"Il nostro intento è quello di istituire un appuntamento annuale, dal titolo volutamente ampio "L'Ippoterapia e le sue applicazioni: rieducazione, recuperabilità dei danni, reintegrazione" e avere l'opportunità di approfondire, anno dopo anno, un ambito specifico di applicazione. Abbiamo voluto dedicare il primo appuntamento al 'Disturbo ADHD', come recita appunto il titolo del Convegno, considerata la notorietà e il turbinio di informazioni, adeguate e non, diffuse su questo tema. La nostra vuole essere un'occasione per dare voce a chi si occupa direttamente, indirettamente e a vario titolo di questo disturbo, anche e soprattutto attraverso l'utilizzo terapeutico del cavallo, al fine di lasciare poco spazio ad ambiguità e dubbi rispetto alle modalità e alle opportunità offerte dalla terapia equestre per il trattamento dei bambini ipercinetici".
Medici, Pedagogisti Clinici e Famiglie
Per tutte queste ragioni la prima sessione del Convegno è dedicata agli aspetti medici e psico-pedagogici della ADHD, patologia che l'Organizzazione mondiale della sanità ha riconosciuto come una malattia seria e invalidante. A "Il disturbo ADHD: dalla diagnosi alle possibilità di cura", titolo della prima sessione del Convegno, introdurrà il Chiarissimo Professore Paolo Curatolo, ordinario di Neuropsichiatria infantile all'Università Tor Vergata di Roma.
"L'ADHD è una malattia organica, si tratta più precisamente di un disturbo neurobiologico su base soprattutto genetica, come hanno dimostrato recenti studi attuati su gemelli, e solo per una piccola parte (il 25%) di natura ambientale. Si tratta di un disturbo per il quale non è applicabile un'unica terapia pscicoriabilitativa o farmacologica, ma è necessario valutare ogni caso singolarmente facendo ricorso a una terapia di carattere multimodale", sintetizza il prof. Curatolo.
L'ippoterapia, ovvero come l'esperienza ludicosportiva in sella al cavallo può diventare anche metodica psicoriabilitativa
In Italia, in epoca relativamente recente, l'ippoterapia è stata riconosciuta come strumento terapeutico efficace, soprattutto nella cura della disabilità e di problemi psichici. L'attività equestre, infatti, oltre a rinforzare le potenzialità muscolari e motorie, stimola la memoria, l'attenzione e la concentrazione e, in disturbi come le ipercinesie (sindrome ADHD), può portare a risultati notevoli.
Danièle Nicolas Citterio, Presidente dell'Associazione Nazionale Italiana di Riabilitazione Equestre e relatore di punta della seconda sessione del Convegno, afferma che "il metodo di riabilitazione globale con il mezzo del cavallo in patologie come quella del disturbo ADHD consente anche una maggiore disponibilità del bambino al trattamento, nonché una migliore interrelazione con la sua famiglia, con la scoperta di capacità non valutate in precedenza". Il bambino ipercinetico, ma non solo lui, attraverso l'uso del cavallo dimostra ai genitori di avere determinazione e controllo emotivo, quindi modifica quel rapporto di iperprotezione imposto, suo malgrado, dalla famiglia e che in molti casi impedisce la piena realizzazione delle sue potenzialità di sviluppo.
L'appuntamento è alle ore 10.30 presso la Sala Consiliare del Palazzo del Comune di Città di Castello, dove si terrà la prima sessione del convegno. Dopo un buffet organizzato presso il Centro Servizi Valtiberina Produce, nella Sala Convegni della Mostra Nazionale del Cavallo, in località Cerbara, nel pomeriggio seguirà la seconda parte del Convegno.
Per partecipare basta compilare la scheda di adesione disponibile sul sito della Mostra del Cavallo (www.mostradelcavallo.com).
La sera precedente, Venerdì 7 Settembre, presso il Borgo Palace Hotel di San Sepolcro (AR) si terrà una cena di gala con raccolta fondi. I proventi dell'iniziativa, che vuole essere una piacevole anticipazione a scopo benefico del convegno del giorno seguente, andranno a favore di A.I.F.A. onlus, Associazione Italiana Famiglie ADHD.
La Mostra del Cavallo di Città di Castello, giunta alla sua 41^ edizione, ha radici antichissime, tanto da renderla il naturale riproporsi, in tempi moderni, della tradizione equestre sviluppatasi nei territori dell'Alta Valle del Tevere. Ebbe origine nell'Alto Medioevo, nel 1032, quando furono promulgate delle solenni festività in onore del patrono San Florido, nell'arco delle quali si svolgevano anche due fiere di merci e bestiame dedicate all'allevamento del mulo e del cavallo da lavoro. L'attuale "Mostra Nazionale del Cavallo", ideale continuazione delle manifestazioni che nell'arco dei secoli si sono mantenute vive a Città di Castello, è nata nel 1967 e a metà degli anni '70 si è trasferita presso la sua ormai storica sede, gli stabilimenti della FAT (Fabbrica Autonoma Tabacchi di Cerbara), dove tuttora si svolge. Anno dopo anno la Mostra è andata consolidandosi definitivamente, diventando un'interessante vetrina nel panorama nazionale ed internazionale per quel che riguarda la valorizzazione dell'allevamento, della zootecnia, delle attività equestri sportive e del tempo libero. Il successo crescente della Mostra, costruito attraverso una produttiva collaborazione tra istituzioni pubbliche, organismi privati e praticanti gli sport equestri, ha fatto inoltre maturare nuova passione e indotto diverse forme di mercato e di attività economiche. Un segnale di come la fantasia, la dedizione e l'impegno riescano a far tesoro delle tradizioni, cogliendo gli elementi di continuità su cui fondare nuove prospettive.





