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Topi e uomini

“Non c’è nulla di più osceno di un essere che soffra tra l’indifferenza altrui”.

10 agosto. Dopopranzo. Pranzo interrotto.
Urla atterrite, versi soffocati. Penso ad un animale in pericolo. Mi affaccio. Sesto senso: un topo.
Un “mostruoso” topo, più pericoloso da morto che da vivo; ma non importa.
Poi urla e risa: donne eccitate chiedono la sua testa.
L’avranno.
Arriva l’eroe: brandendo una scopa, paladino insensibile alle urla di grazia e alla disparità di forze,
colpisce, colpisce…
Rompe l’arma: quella vita valeva almeno le duemila lire; o meglio: quella morte.
Il topo è immobile, disteso sul selciato.
No: si muove; rotea il bacino agitando lentamente le gambe, come nuotasse nel cielo.
Fa una pena indicibile: soffre.
Il dolore è enorme, l’invade.
Non capisce; è accaduto tutto in un attimo, senza motivo.
Cosa ha fatto? Niente: viveva.
Viveva da topo. Naturale: era un topo.
Ed era solo.
Più debole e solo; e fuggiva spaurito.
Tra tanti e più forti – e cattivi? – di lui.
Normale: un topo va ucciso.
O no?
Non si deve pensare. Va ucciso.
E’ sempre stato così.
Ma che ha fatto? Niente. Non si ragiona: va ucciso.
Ma è una colpa nascere topo?
E’ la consuetudine: va ucciso.
E’ normale ed igienico; è la tradizione, ciò che si fa senza pensare e senza discutere.
Muove ancora, pian piano, le gambe; sì, aveva anche diritto alle gambe; e al dolore.
Aveva anche diritto al dolore.
Come noi.
In un flash, sacrilegio, ricordo mia zia, mio padre, mia madre, la mia gatta, il mio gatto…
Morirono così, con lo stesso dolore.
La morte è uguale per tutti: uomini e topi.
La civiltà si riaffaccia per il colpo di grazia, finalmente.
Il topo lascia questo porco mondo e il dolore; e il sorriso soddisfatto e crudele del suo carnefice.
Non erano cattivi… Solo andava fatto.
Il topo era diverso, di un’altra razza, andava ucciso.
La vita che gli era stata data, la libertà acquisita nascendo, non gli appartenevano come credeva.
Questo mondo non era suo, era di altri; dei più forti.
Quel topo sono anche io, oggi; strano e straniero a San Quirico.

Giuseppe Casagrande
pinocasagrande@iol.it


Notizia stampata il 28 Nov 2025 su www.animalinelmondo.com il portale al servizio degli animali