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Gli animali e l'amore
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Sono
una grande appassionata di tutti gli animali, così perfetti per
l'ambiente in cui vivono,sempre in divenire per adattarsi ad esso che
come loro sempre cambia; amo gli animali da quelli apparentemente più
semplici, precisi e abilissimi a fare ciò per cui sono specializzati, a
quelli più complessi, che come noi commettono errori, si distraggono
anche quando non dovrebbero e mettono in pericolo la loro vita pur di
osare e riflettere su un qualche cosa che per qualche attimo fa perdere
loro la vigilanza sui loro predatori.
Molte persone affermano che
gli animali in casa soffrono, che un uccello soffre anche se tenuto
libero di volare per tutta la casa, che gli animali stanno male anche
se ricevono tutte le nostre cure e il nostro affetto, perchè quello non
è il loro ambiente.
Ho sempre pensato che in fondo in natura gli
animali vivono molto poco perchè sono preda di animali più forti di
loro, che su quattro cuccioli di tigre tre muoiono e non arrivano
all'età della riproduzione,che la vita fuori è dura, che non c'è tempo
di pensare e di riposare perchè finchè è giorno (o finchè è notte) gli
animali devono cercare da mangiare per loro e per i loro piccoli e non
si possono distrarre un secondo che sono già morti, la maggior parte
delle volte non è sufficiente nemmeno l'attenzione... quei topolini con
quei musini così carini.. che tutto a un tratto sono afferrati e uccisi
dagli artigli di un barbagianni o i conigli, così teneri che vengono
divorati dalle volpi...
Pensavo così,che i miei animali erano
fortunati perchè avevano cibo a volontà, morivano di vecchiaia, avevano
anche amici e potevano formare delle coppie e svolgere tutte le loro
funzioni.
Chissà poi se è davvero così, se potendo scegliere un animale domestico preferirebbe stare in casa con noi o in libertà.
Che
poi la libertà è un concetto relativo, per un uccello che ha visto solo
la casa in vita sua, uscire di gabbia significa libertà.
Un giorno
mi è scappato il mio merlo indiano, uscì dalla finestra, lì per lì mi
spaventai, ma poi...come volava bene... chi se lo aspettava che un
uccello come lui sapesse volare così! che quando volava faceva un
rumore ...che aveva la coda corta e non sapeva gestire troppo bene i
piccoli spazi di casa e che quando atterrava sulla scrivania scivolava,
a volte era così goffo! Chi se lo aspettava che avesse le ali così
grandi e che sapesse volare così lontano senza affannarsi, in fondo
aveva volato soltanto in casa ed era così goffo.
Ho un coniglio
nano, è bastata una ventata che si è ammalato... perchè per essere così
piccolo è stato selezionato soltanto in base alla propria grandezza
senza tener conto della sua robustezza,poi è stato selezionato soltanto
per il colore del pelo, il tutto ha generato conigli deboli ma
piacevoli e comodi da tenere in casa perchè piccoli.
Questo
coniglietto in libertà non vivrebbe 3 minuti... non sarebbe capace di
procurarsi il cibo, sarebbe subito preda di qualche animale, è così
goffo in confronto ai conigli selvatici!
Mi sono accorta che gli
animali nati in casa,che sono poi quelli che soffrono meno rispetto a
quelli di cattura che non riescono ad abituarsi a una vita così
diversa, hanno perso tutta la loro agilità,la loro fierezza,non hanno
zampe adatte ai pavimenti scivolosi, hanno ali che non gli servono a
niente, sono così decadenti e miseri... non sono quelli i veri animali!
Che senso ha avere un merlo comune che difende il proprio
territorio e cioè la libreria... che senso ha se cerchiamo da sempre di
volare e teniamo in gabbia chi lo sa fare come nessun altro... che
senso ha un felino che gratta le porte o un serpente sotto una
lampadina che sembra un braccialetto...
Crediamo di avere dei veri
animali, crediamo di essere per loro indispensabili,quando se stessero
nelo loro ambiente non avrebbero bisogno di nessuno.
Pensiamo di convivere con un animale,quando viviamo col suo fantasma.
Lo
dice una persona che non saprebbe mai vivere senza animali, ma ho
capito che questi animali non sono i veri animali, quelli così perfetti
per l'ambiente in cui vivono,sempre in divenire per adattarsi ad esso
che come loro sempre cambia, se amo davvero gli animali sarò disposta a
vivere per aiutarli,per fare
in modo che siano rispettati
dall'uomo, andrò a vivere da loro, non li costringerò ad abitare da me,
in quattro mura, ma non perchè soffrono(questo non lo so anche se so
che il cielo per un uccello è irresistibile e un prato allo stesso modo
lo è per un coniglio) ma perchè tenerli da noi è un'offesa nei loro
confronti,
il fatto che debbano essere così miseri e goffi, così inferiori a noi
che con le scarpe ci muoviamo così bene sui nostri pavimenti lucidi e
scivolosi che in natura non esistono.
In fondo è vero..chi può dire che il coniglietto sta male in casa..senza nessuno che se lo mangia...ma diciamoci la verità,
quanto è decadente...
il
pappagallone che c'ha il becco grosso come uno zoccolo che quando
scende su e giù per la gabbia e punta il becco sulle sbarre fa un
rumore come un pirata con la gamba di legno…
A cura di: Earth Sky Water Fire www.earth-sky-water-fire.org asja@sehnsucht.org